La vita quotidiana ci espone, in continuazione, ai rischi ordinari. Prendiamo, per esempio, la nostra salute. Ci sentiamo forti, sicuri, ma poi un giorno… Così ci accorgiamo che i tempi d’attesa per una prestazione sanitaria sono lunghi, ad esempio, e allora dobbiamo ricorrere al nostro portafoglio per far fronte a questa esigenza.
E se, invece, ci avessimo pensato prima assicurandoci contro quel rischio?
Con ULTRA SALUTE avrai la serenità di poter affrontare qualsiasi emergenza sanitaria, sia in Italia che all’estero.
Non rimpiangere il passato, proteggi il tuo futuro!
Gli attacchi cyber alle strutture sanitarie sono ormai all’ordine del giorno tanto che, secondo il Rapporto Clusit, il settore «Healthcare» è al secondo posto fra le categorie più colpite dal crimine informatico.
Recentemente in Italia sono state prese di mira, per fare alcuni nomi, Multimedica, con un attacco che ha paralizzando dal 25 aprile gli ambulatori lombardi e l’ospedale San Giuseppe di Milano, l’Asl dell’Aquila, con 10 giga di dati sottratti e pubblicati sul dark web, e l’Ospedale Universitario di Parma, dove l’attacco sarebbe partito dall’intrusione nel server di posta elettronica interno e si sarebbe propagato al server del sistema di Picture Archiving and Communication System (Pacs), dove sono archiviate le immagini dei referti clinici dei pazienti.
Come è possibile frenare questa crescente e pericolosa ondata di attacchi?
Nel link di seguito l’analisi e i consigli di Acronis, leader mondiale nella CyberProtection, attraverso un articolo molto interessante:
Il comparatore di Universo Persona Rendita Autosufficienza si rinnova e, ancora una volta, mette in evidenza i principali punti di forza del prodotto rispetto alla concorrenza.
A sei anni dalla nascita, Universo Persona Rendita Autosufficienza è ancora ai vertici qualitativi dell’offerta Long Term Care in Italia per completezza della protezione, livello delle prestazioni offerte, comprensibilità dei criteri liquidativi e competitività del prezzo: il nuovo comparatore lo conferma!
Perché il comparatore
Perché serve una preparazione a tutto tondo! Nell’offerta protezione per la non autosufficienza non c’è solo il prezzo o la rendita.
È importante considerare la protezione nella sua completezza: ciascuno ha i propri criteri per determinare la non autosufficienza, i propri periodi di carenza, i propri servizi aggiuntivi.
In più, la nuova edizione del comparatore inserisce nel confronto anche il prodotto LTC della Compagnia Vittoria , confronta nel dettaglio le principali caratteristiche della rendita e propone esempi numerici aggiornati. Il tutto in un nuovo layout grafico.
Universo Persona Rendita Autosufficienza si conferma migliore
La tabella di comparazione che mette a confronto diretto il prodotto Allianz con quelli dei principali competitor dimostra, ancora una volta, la superiorità della nostra offerta su diversi punti di vista.
Allianz è l’unica Compagnia:
Ad azzerare totalmente i periodi di carenza a fronte di una visita medica gratuita, che rappresenta peraltro un’opportunità di prevenzione per il cliente e uno spunto commerciale che, utilizzato in trattativa, si trasforma in un vantaggio competitivo.
A offrire al cliente un’assistenza domiciliare gratuita già dal momento della denuncia e fino all’effettivo accertamento.
A mettere a disposizione dei clienti un servizio che fornisce informazioni burocratiche ed amministrative su sostegni pubblici in caso di invalidità e non-autosufficienza. E sappiamo bene quanto la necessità di districarsi tra gli adempimenti burocratici possa essere onerosa per chi ha un familiare non autosufficiente.
Inoltre, un’attenta lettura della tabella consente di individuare alcune piccole accortezze che, in fase di scelta, possono fare la differenza per il cliente; ad esempio nella valutazione del prezzo – che per l’offerta Allianz è sempre fisso – viene riportato l’esempio della polizza UnipolSai, che si rivela conveniente alla stipula, per diventare insostenibile per il cliente al compimento dei 71 anni, ossia in un momento delicato nel quale il rischio della non autosufficienza può diventare più concreto.
Completa il comparatore un approfondimento sui criteri di riconoscimento della non autosufficienza.. con esempi sui prodotti di Allianz, Generali e Postevita, che simulano le prestazioni nei diversi gradi di non autosufficienza.
Regole, esempi e stime del valore della pensione ai superstiti
A cosa serve saperlo
Stimare l’ammontare della pensione INPS che i vostri cari superstiti potrebbero ricevere è utile per almeno due motivi.
Innanzitutto si tratta di un dato che aiuta a sensibilizzare e a riflettere: troppo spesso, infatti, si pensa che lo Stato possa sempre offrire risorse sufficienti per i propri cari.
In secondo luogo, l’ammontare della pensione ai superstiti è uno degli elementi indispensabili da conoscere per poter definire il valore della polizza TCM attraverso un’analisi dei bisogni.
Ma quanto può valere la pensione INPS? E tutti ne avrebbero diritto?
Ricordiamo chi ne ha diritto:
Lovia Experience: l’INPS tutela sempre i familiari?
abbiamo visto che solo in alcuni casi si ha diritto alla pensione ai superstiti: ti ricordi quali sono le condizioni?
Il diritto alla pensione dipende quindi dai contributi versati. Ma dai contributi versati dipende anche l’ammontare della pensione!
La pensione ai superstiti teorica
Nel sistema di calcolo contributivo, più contributi si versano, maggiore sarà l’importo dell’assegno pensionistico ricevuto. Se un lavoratore viene a mancare, l’INPS verifica i contributi versati fino a quel momento e valorizza di conseguenza la pensione teorica ai superstiti.
Come abbiamo visto si tratta solo di un valore teorico perché il valore effettivo dipende da chi sono gli eredi.
Proviamo a esprimere il valore della pensione teorica ai vostri superstiti in forma di tasso di sostituzione, pari al rapporto tra la pensione ed il reddito. Quanto riceverebbero i superstiti?
La seguente tabella mostra, per lavoratori dipendenti ed autonomi, alcuni esempi.
Per i lavoratori dipendenti, il tasso di sostituzione può oscillare tra il 12% ed il 70%, con naturalmente uno 0% quando non se ne ha diritto perché non si hanno i 5 anni minimi di contribuzione. Ad esempio un tasso del 50% significa che, a fronte di un reddito di 2.000 euro netti, la pensione teorica ai superstiti potrà valere circa 1.000 euro netti.
Per i lavoratori autonomi, che hanno un’aliquota contributiva più bassa, la pensione sarà in proporzione ancora più bassa, compresa tra l’11% ed il 65%.
Inoltre, per tutti i lavoratori dai redditi elevati per i quali vigono i massimali contributivi (come ad esempio accade a chi ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi, con tetto di circa 105.000 euro), i tassi saranno, in proporzione, ancora più bassi. Ad esempio, un lavoratore dipendente che abbia iniziato a lavorare dopo il 1996, con un reddito lordo di 150.000 euro, pagherebbe contributi previdenziali fino al tetto di circa 105.000 euro annui: la sua pensione ai superstiti sarebbe quindi in proporzione ancora più bassa rispetto al reddito. Ricordiamo che il massimale contributivo è l’importo limite oltre il quale la retribuzione non è soggetta a contribuzione previdenziale.
Più si è giovani, minori sono i contributi versati e quindi più basse sarebbero le pensioni ricevute dai propri cari superstiti.
La pensione effettiva agli eredi
Il valore della pensione ai superstiti del tuo cliente è però legato a chi sono gli eredi, così come accade in ambito successorio. Quanto spetta ad una famiglia composta da due genitori e da un figlio? E a quelle con dei conviventi? Le risposte nella tabella successiva.
Le risposte in questa tabella
La pensione ai superstiti di una famiglia composta da due coniugi ed un figlio sarebbe pari all’80% della pensione teorica.
I conviventi, invece, é come se non esistessero da un punto di vista successorio: la pensione ai superstiti sarebbe pari a zero. Mentre gli uniti civilmente vengono equiparati ai coniugati, la convivenza non determina conseguenze patrimoniali. Ecco perché a volte, dopo i 50 anni, una coppia di lunga convivenza decide di sposarsi.
La pensione non ha limiti di cumulabilità con altri redditi o pensioni quando il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili. Nel caso, invece, di un coniuge superstite, senza figli, vengono applicate delle riduzioni tra zero ed il 50% al crescere del reddito. Fino a circa 20.000 euro lordi annui non c’è alcuna penalizzazione, sopra i 33.000 euro scatta la riduzione al 50%.
Il valore della pensione ai superstiti è quindi in funzione del montante contributivo accumulato fino ad oggi e delle aliquote successorie derivanti da chi sono gli eredi, al netto dell’eventuale riduzione per il cumulo dei redditi.
Ecco perché è importante aiutarvi a conoscere il valore della pensione che riceverebbero i vostri cari.
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La longevità è una conquista importante della società contemporanea, ma i rischi legati alla perdita dell’autosufficienza crescono con l’avanzare dell’età, con conseguenze importanti non soltanto per l’individuo ma anche per la sua famiglia.
In Italia ci sono 3,5 milioni di persone non autosufficienti e, spesso, le soluzioni possibili sono una badante oppure una RSA, ma hanno un costo importante che potrebbe pesare notevolmente sull’economia familiare e il sistema pubblico potrebbe contribuire solo parzialmente alle spese per l’assistenza sanitaria.
Nel 2018 l’esborso medio per la cura di persone non autosufficienti è stato di oltre 13.000 € per famiglia e, purtroppo, in 1 famiglia ogni 6 un componente ha dovuto lasciare il proprio lavoro, rinunciare alla carriera oppure passare al part-time per accudire la persona non autosufficiente. Oltre alle spese di gestione della persona non autosufficiente e ai sacrifici che ciò comporta, potrebbe venire a mancare una componente del reddito familiare.
A fronte di queste esigenze, Universo Persona Rendita Autosufficienza di Allianz offre:
Fino a 5.000 euro al mese di rendita vitalizia rivalutabile, in caso di incapacità nel compiere in autonomia almeno 4 delle 6 attività della vita quotidiana (ADL)
Assistenza domiciliare immediata al verificarsi della non autosufficienza
Servizi di assistenza medico-sanitaria 24 ore su 24, attivabili anche attraverso l’app AllianzNOW
Prezzo mensile costante e fiscalmente detraibile al 19%
La LTC (Long Term Care), rappresenta un intervento innovativo che si pone l’obiettivo di alleviare le difficoltà dei professionisti e delle loro famiglie supportandoli concretamente tramite l’erogazione di una rendita mensile vita natural durante, nel malaugurato caso ci si dovesse trovare in una condizione di non autosufficienza.
Allianz Trade in collaborazione con Format Research ha realizzato una ricerca sul sentiment delle imprese analizzando l’impatto della crisi internazionale, tenendo in considerazione cinque grandi fattori di rischio: l’aumento del costo energetico, i problemi delle catene di approvvigionamento globali, l’aumento dei costi delle materie prime, l’accesso al credito e i relativi costi ed infine la ripartenza dei mancati pagamenti e i default aziendali.
Tali dinamiche delle imprese sono state clusterizzate in dieci settori del Made in Italy.
La crisi in atto ha inferto un duro colpo al livello di fiducia delle imprese italiane sia nell’andamento del proprio settore di attività economica, sia nell’andamento della propria impresa. Dal report “Italia delle Imprese”, emerge che che l’indicatore del clima di fiducia rispetto alla propria impresa in prospettiva nel 2022 rispetto al 2021 sul totale del campione è pari a -4,5. Lo stesso dato è comunque visto in lieve rialzo nel 2023 registrando +11,8.
L’impatto dell’aumento del costo delle materie prime è risultato rilevante per il 76,5% delle imprese intervistate – in totale sono 1800 – e determinerà per la maggior parte delle aziende del campione tensioni sulla gestione finanziaria dell’azienda generando un impatto negativo sui margini (EBITDA) pari al -17,1%.
Il “rischio del credito”, ovvero il “rischio di insolvenza dei creditori” costituisce in qualche modo un ritorno sullo scenario economico dopo diversi anni di relativa quiete in questo senso. Il primo segnale in questo senso è costituito dal peggioramento dell’indicatore relativo al ritardo nei pagamenti da parte dei clienti. L’indicatore composito relativo al 2022 sul 2021 segna -14,3, la prospettiva del 2023 sul 2022 è pari a -4,2. E’ interessante notare come la pressoché totalità dei settori di attività economica considerati fanno registrare un valore di segno negativo.
Le imprese che hanno visto aumentare i tempi di pagamento da parte dei propri clienti, ovvero con pagamenti oltre le date contrattualmente stabilite, sono risultate nel 2022 il 17,1%. Tra queste oltre il 27% ha assistito a ritardi nei pagamenti di oltre 30 giorni, il 37% circa, a ritardi fino a 60 giorni, il 16% a ritardi fino a 90 giorni, e quasi il 20% a ritardi nei pagamenti superiori ai 90 giorni.
Il peggioramento del rischio del credito è evidente anche con riferimento alle “perdite” vere e proprie, ossia a quando “il cliente paga meno o non paga affatto”. Con riferimento al mercato domestico il rischio di perdite parziali sui crediti è aumentato nel 2022 rispetto al 2021 secondo l’11,6% delle imprese, mentre il rischio di perdite totali (default) è aumentato per il 10,2% delle imprese.
Sui mercati internazionali il rischio di perdite parziali è aumentato secondo l’8,2% delle imprese, mentre il rischio dei default è aumentato per il 7,4% delle imprese.
Il campione delle imprese intervistate è pari a 1.800
Per tutelare al meglio chi subisce un incidente sulle piste da sci, è stata introdotta una nuova normativa (D.lgs. 40/2021 Gestione delle aree sciabili attrezzate) che obbliga tutti gli sciatori ad avere un’assicurazione per la Responsabilità Civile per danni o infortuni causati ad altri.
Quindi, già dal 1 gennaio 2022, oltre a dover esibire il green pass e lo skipass, tutti gli sciatori non professionisti hanno anche l’obbligo di essere assicurati.
Per te e la tua famiglia non cambia nulla, perché potete proteggervi con la RC famiglia contenuta nella polizza Allianz ULTRA Casa e Patrimonio n. 501935028 sia per lo sci, sia per tutte le altre attività praticate nel tempo libero e nella vita di tutti i giorni.
Come fare per dimostrare di essere assicurati?
Il tuo contratto è sempre disponibile su allianz.it all’interno della tua Area Personale, o su AllianzNOW, l’app dei clienti Allianz dove hai sempre a portata di mano tutti i riferimenti di polizza e le garanzie, compresa la RC della famiglia, che protegge sugli sci te e i tuoi familiari inclusi nello stato di famiglia.
Siamo a disposizione per ogni ulteriore informazione ai recapiti che trovi di seguito.
DEDUCIBILITÀ FISCALE: 5.164,57 è il limite massimo annuo complessivo in euro
Se non stai versando il massimo deducibile, stai perdendo un’opportunità. Sei sicuro di massimizzare il beneficio fiscale? Perché c’è un risparmio fino a 450€ per ogni 1.000€ versati alla previdenza complementare.
Verifica se ha già raggiunto questo tetto. Per versamenti aggiuntivi o nuovi piani di previdenza, due le possibilità: versare «denaro fresco» o approfittare del DAS To Pension. Se vuoi saperne di più, passa a trovarci e saremo lieti di indirizzarti nel modo corretto.
I sostenitori dei sistemi endotermici possono sperare in una nuova tecnologia conosciuta con il nome di “e-Fuel” o “carburanti sintetici”.
Si tratta di una soluzione che consentirebbe di mantenere gli attuali motori a combustione interna e la relativa infrastruttura (pompe di benzina). Nonostante questo aspetto, è ancora difficile da immaginare come gli e-Fuel risolvano il problema del cambiamento climatico e come vengano adottati su larga scala.
In teoria, i combustibili sintetici potrebbero ridurre le emissioni di CO2 di circa l’85%, secondo il vicepresidente di Porsche, il Frank Walliser. A differenza dell’elettrico non si raggiungerebbe quindi un solenne “zero”, ma si arriverebbe comunque ad un cambiamento radicale rispetto alla situazione attuale.
Bollette, è ufficiale: da venerdì scattano gli aumenti. Ecco quanto pagheremo di più.
L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha comunicato gli aumenti che scatteranno dal 1° ottobre: + 29,8% per luce e + 14,4% per gas. Rincari che, senza l’intervento del governo da circa 3 miliardi di euro, sarebbero stati ancora maggiori (oltre il 45% per l’elettricità e superiore al 30% per il gas). Secondo le associazioni dei consumatori si tratta di una “stangata” da 355 euro.